I libri sono una falsità. Intendo i libri che uno scrittore va componendo lungo l’arco della sua vita trasformata in carriera letteraria. Al posto dei libri non dovrebbero esserci altro che appunti o frasi isolate. Il libro dovrebbe arrivare solo alla fine; come somma. Uno scrittore non ha mai futuro. Lo scrittore è proprio colui che non vede un futuro davanti a sé, e che non progetta mai un libro perché lo vede sempre già esistente o concluso nelle frasi che gli passano in mente senza andare da nessuna parte. Meno che mai egli dovrebbe mai darsi da fare per la propria opera.