Notare come negli Anni di viaggio di Wilhelm Meister non ci sia niente della depressione generalmente presente nel romanzo come genere. Dal punto di vista artistico, il romanzo è un genere depresso e deprimente. È la modernità stessa che avanza con passo di prosa grigia e disincantata. Niente di tutto ciò negli Anni di viaggio. Nel Noviziato la sconfitta era comunque presente ad ogni pagina. Wilhelm Meister non poteva diventare ciò che aveva sognato di “essere”. Il sogno riguarda infatti l’essere, solo per una accettazione della modernità ci si assoggetta al divenire. Gli Anni di viaggio cancellano qualsiasi accenno a quella sconfitta.