Il trionfo della “civiltà multietnica” in Italia ha la sua più convinta manifestazione nei giocatori di calcio “di colore”. Lì i Negri hanno lo stesso modo di proporsi, arrogante e cafone, cialtrone e sguaiato, che hanno sempre avuto gli Italiani: i veri Italiani di sempre (in Italia, in Europa e nel mondo). C’è lo stesso miscuglio di caratteristiche che ha fatto la fortuna di quei brutti filmetti etichettati poi dagli esperti della brutta arte del cinema come “commedie all’italiana”. Guardando, adesso, questi Negri di successo in Italia, qualcuno potrebbe dire: “le stesse caratteristiche degli Italiani di una volta”… Ma la questione è sempre la stessa: è una convergenza di modi di essere tra persone, in fondo, dello stesso tipo; o, più di quanto l’espressione “metaforicamente parlando” possa fare intendere, della stessa razza. In fondo, a ben guardare, in questo caso è proprio il caso di dire (non ai Negri di successo in Italia, ma agli Italiani, poveracci da sempre, in Italia, in Europa e nel mondo): ti ho colto, meticcio!