Identità: Pubblicità Progresso

Nome: Italo
Cognome: Di Merda
Lingua: Italiano di merda
Nazionalità: Italiano di merda
Razza: Meticcio italiano di merda
Luogo di nascita: Italia di merda
Residenza: Italia di merda
Professione: Italiano di merda
Stato civile: Italiano di merda
Segni particolari: Italiano di merda

Un italiano di merda ruba anche quando non ruba! Non permettere che un italiano di merda rubi in Europa!

Innocenza

Non è la prima volta che lo dico: bisogna rileggere Mein Kampf con questa avvertenza: in tutti i passaggi in cui il testo dice “Ebrei”, bisogna sostituire: “Italiani”. Bisogna infatti avere chiaro che gli Italiani hanno sostituito, e sempre più sostituiranno, quello che una volta era l’azione degli Ebrei in Europa.
L’arte di leggere e l’innocenza dei libri consistono anche in queste scappatelle.

Sfondare le porte

Si parla molto della corruzione dei politici italiani. Se ne parla come di una cosa estranea al popolo italiano. Si parla di come diminuire questa corruzione in previsione di una progressiva e infine totale eliminazione, in modo da permettere al popolo italiano di manifestare la propria autentica natura. Ma la natura del popolo italiano è realmente lontana da corruzione, criminalità, degenerazione? Non sono i politici italiani e il popolo italiano la stessa espressione di una degenerazione? Più precisamente: non sono i politici italiani e il popolo italiano la stessa espressione di una degenerazione razziale? Non è tutto ciò che è italiano una degenerazione razziale che si espande come una metastasi in tutta Europa con effetti sempre più devastanti nel tempo in tutta Europa?
E allora?
Allora bisogna sfondare tutte le porte d’Europa dove si nascondono tutti questi Italiani di merda. Bisogna gridare loro: “Italiani di merda, qui non verrete più a rubare!” e ammazzarli di botte uno per uno.

L’Europa alla razza bianca d’Europa!

Colombo

Colombo ha scoperto l’America cinquecento anni dopo Leifr Eyríksson. Miguel Serrano ricorda come Colombo fosse un Giudeo. Pochi ricordano l’impresa di Leifr. Tutti ricordano quella di Colombo. Nella storiografia che premia Colombo, solo un Giudeo poteva avere fortuna. Borges sfiora l’argomento: l’epoca vichinga è passata come un sogno, sfiorando appena quella realtà nella quale essa non riuscirà mai a produrre effetti duraturi. Appunto: un sogno e solo un sogno; ma da dove vengono i sogni e da dove viene la delicata bellezza di tutti i sogni? Perché scegliere la realtà anziché il sogno? Infatti il sogno è ciò che viene contrapposto all’impianto stabile che viene definito realtà. Proprio all’interno di quella logica e di quella contrapposizione, il giudeo Colombo si troverà a proprio agio e così in grado di costruire la propria sgangherata fortuna. Cioè nell’agio della degenerazione. Colombo non era solo un Giudeo; era soprattutto un Italiano, astuto e calcolatore, pronto a sfruttare l’occasione che fa il ladro uomo. Lì infatti, in quel piccolo immortale giudeo italiano, si ritrova tutta la planetaria sporcizia italo-giudaico-massonica da bruciare.