Sporcizia razziale

Nietzsche in una lettera del 2 gennaio 1886 a Bernhard Förster ed Elisabeth Förster-Nietzsche a proposito del progetto di fondazione di una colonia tedesca in Paraguay nel quale i due destinatari erano impegnati: «Da parte svizzera sono stato indotto a pensare che i numerosi, quasi sistematici fallimenti delle colonie tedesche o svizzere negli stati attorno a La Plata abbiano origine nel mescolamento delle nazionalità, vale a dire nella vita promiscua di elementi tedeschi e latini. Non si riesce ad avere un sentimento patrio, la sensazione di una casa, se si ha nelle immediate vicinanze la sporcizia italiana ecc.»
Raramente Nietzsche affronta la questione della casa, dell’abitare sereno nella propria terra. La sua filosofia si è andata costruendo pezzo per pezzo lontano da una “casa”. Per questo essa deve essere sempre affrontata come complementare a quella di Heidegger – e viceversa. Tuttavia, nel brano citato centra perfettamente la questione.
L’Europa non deve ricostituirsi in una nuova sede geografica o inglobando in sé elementi non europei, ma deve riconoscersi scacciando da sé la sporcizia razziale.
(Ma il Nord aspetta ancora il suo filosofo, e il Sud il suo boia!)

F. Nietzsche, Epistolario . Volume V, Adelphi, Milano 2011, p. 136.

Identità: Pubblicità Progresso

Nome: Italo
Cognome: Di Merda
Lingua: Italiano di merda
Nazionalità: Italiano di merda
Razza: Meticcio italiano di merda
Luogo di nascita: Italia di merda
Residenza: Italia di merda
Professione: Italiano di merda
Stato civile: Italiano di merda
Segni particolari: Italiano di merda

Un italiano di merda ruba anche quando non ruba! Non permettere che un italiano di merda rubi in Europa!

Innocenza

Non è la prima volta che lo dico: bisogna rileggere Mein Kampf con questa avvertenza: in tutti i passaggi in cui il testo dice “Ebrei”, bisogna sostituire: “Italiani”. Bisogna infatti avere chiaro che gli Italiani hanno sostituito, e sempre più sostituiranno, quello che una volta era l’azione degli Ebrei in Europa.
L’arte di leggere e l’innocenza dei libri consistono anche in queste scappatelle.

Sfondare le porte

Si parla molto della corruzione dei politici italiani. Se ne parla come di una cosa estranea al popolo italiano. Si parla di come diminuire questa corruzione in previsione di una progressiva e infine totale eliminazione, in modo da permettere al popolo italiano di manifestare la propria autentica natura. Ma la natura del popolo italiano è realmente lontana da corruzione, criminalità, degenerazione? Non sono i politici italiani e il popolo italiano la stessa espressione di una degenerazione? Più precisamente: non sono i politici italiani e il popolo italiano la stessa espressione di una degenerazione razziale? Non è tutto ciò che è italiano una degenerazione razziale che si espande come una metastasi in tutta Europa con effetti sempre più devastanti nel tempo in tutta Europa?
E allora?
Allora bisogna sfondare tutte le porte d’Europa dove si nascondono tutti questi Italiani di merda. Bisogna gridare loro: “Italiani di merda, qui non verrete più a rubare!” e ammazzarli di botte uno per uno.

L’Europa alla razza bianca d’Europa!

Italiani di merda

– Cosa fa un italiano di merda in Europa? Ruba lavoro. Sono solo Italiani di merda. Ogni tanto ne beccano uno e l’ammazzano di botte. Sono solo Italiani di merda che rubano lavoro in Europa e in tutto il mondo.
– Dire “Italiani di merda” non è un insulto. È una definizione antropologica. Gli Italiani sono infatti dei meticci. “Italiani di merda”, “Italiani bastardi” non sono espressioni da censurare; sono una sporcizia da bruciare.