Ancora?

Fenomeni come le “Guardie di Ferro” di Codreanu, il rexismo di Degrelle, l’AWB di Terre’Blanche dimostrano quanto ancora, negli ambienti di ciò che si definisce “estrema destra”, il cristianesimo sia visto come un insieme di valori legati alla tradizione e alla difesa della civiltà occidentale.
Naturalmente, non c’è niente di vero in tutto questo. Il cristianesimo è una religione ebraica, strettamente collegato alla razza semita. Se questo legame sembra essere non più presente, è solo per una curiosa illusione.
Il cristianesimo è l’esatto opposto di qualsiasi ideologia di destra. È l’esatto opposto di una ideologia guerriera e l’esatto opposto di una ideologia della razza bianca. Esso deve essere rigettato a partire da una critica intransigente e radicale simile a quella fatta da Nietzsche. Questa critica è infatti perfettamente valida ancora oggi.
Ma quello che dovrebbe saltare agli occhi è la somiglianza tra cristianesimo e socialismo. Entrambe le ideologie partono dall’idea del concetto di uguaglianza. Il cristianesimo è infatti l’esatto opposto di una ideologia basata sul rifiuto del concetto di uguaglianza.
C’è da chiedersi perché il cristianesimo sia riuscito a occupare una posizione del genere. Probabilmente, questo dipende dalla opposizione che si è sempre voluto vedere tra cristianesimo e socialismo. Ma è un malinteso. Il cristianesimo è l’ideologia più letale per la tradizione e la razza bianca.
L’Europa deve rigettare il monoteismo semita e ritrovare nel politeismo la propria religione d’origine.
Il cristianesimo non è solo la più grande catastrofe che abbia colpito il genere umano, ma è anche l’ideologia più difficile da riconoscere in tutte le sue varie ramificazioni. È sempre difficile delimitarlo, forse anche a causa della compenetrazione che ha ottenuto nella civiltà mondiale.
Ma la lotta al cristianesimo è forse ciò che è più lontano dalla mentalità contemporanea. In giro c’è tutto un buonismo che sembra uscito dai maledetti romanzi dell’Eco lumacone.
Ma intanto le cose vanno sempre peggio. E arriverà il tempo in cui gli skinheads faranno collette per aiutare immigrati e indigenti.

Europa, ovvero il politeismo

Il vero ateo bestemmia. Il vero ateo vuole incontrare il dio che bestemmia e che ha sempre bestemmiato per sfidarlo ad un combattimento finale. Il vero ateo sa che il dio che bestemmia è soltanto un dio straniero nella terra in cui egli (il bestemmiatore) ha la sua propria giusta origine. Il vero ateo sa che la sua terra era la terra di molti dèi, prima che essa diventasse la terra di un unico dio. Il vero ateo sa che bestemmia un dio straniero che ha occupato la sua terra. Con le sue bestemmie il vero bestemmiatore è un signore delle parole. Il vero ateo non disprezza gli dèi, disprezza solo la pretesa del concetto di “dio unico”. Egli disprezza il dio del monoteismo. Per questo disprezzo egli si è fatto ateo e bestemmiatore; ed è pronto a versare il suo sangue, se la causa dell’ateismo lo dovesse richiedere. Per questo egli ha fede nella bestemmia. Sa di insultare un dio che esiste, perché lo vede spadroneggiare nella terra che era la terra degli dèi della sua razza e perché crede nell’esistenza di molti dèi. Il vero ateo non è colui che nega l’esistenza degli dèi. Il vero ateo sa che il dio semita, il dio degli Ebrei e il dio degli Arabi, deve essere scacciato dall’Europa, perché l’Europa non è la terra del monoteismo semita, ma la terra del politeismo della razza bianca. Egli sa che l’Europa ritroverà la sua autentica natura solo quando avrà scacciato da sé il principio semita di dio: il dio semita, il dio degli Ebrei e il dio degli Arabi. Con le sue bestemmie egli lo chiama al combattimento finale. Sfidare il dio straniero che si vuole scacciare dalla propria terra è un comportamento che si ritrova tramandato in antichi testi germanici. Il dio straniero che si voleva scacciare era appunto il dio semita. Brennu-Njáls saga: «”Hefir þú heyrt þat”, sagði hon, “er Þórr bauð Kristi á hólm, ok treystisk hann eigi at beriask við Þór?”» [Hai sentito, ella disse, che Þórr ha chiamato Cristo a combattere contro di lui e che Cristo non ebbe il coraggio di andare a combattere?] L’Europa è l’unica terra dove la bestemmia è diffusa. Il vero ateo sa che le sue bestemmie non faranno scomparire il dio semita dalla sua terra, perché esse sono solo polvere di una penombra in una notte senza dèi. Il vero ateo sa che l’epoca del perfetto ateismo sarà l’epoca che poeticamente preparerà il ritorno degli dèi. L’ateismo è un fenomeno limitato al monoteismo. È il fenomeno più ambiguo del monoteismo. Solo in Europa può nascere la bestemmia, perché solo l’Europa ha il compito di scacciare da sé il dio semita. Per questo l’Europa è l’origine, la spiegazione e il perfetto compimento della bestemmia.

Libro per caso chiamato (altri avrebbero potuto essere chiamati):
      Brennu-Njáls saga, Íslenzk fornrit, Reykjavík 1971, p. 265.

Le bestemmie di Sade

Affinché l’Europa ritorni ad essere la terra del nuovo compiuto politeismo della razza bianca (celto-germanica) c’è bisogno di un periodo di mantenimento del monoteismo e del cristianesimo e dell’ateismo più intransigente. È il periodo in cui le bestemmie di Sade avranno vita. Insultare la divinità nella quale non si crede può sembrare una contraddizione nei termini. Il dio semita scenderà per la prima volta nella terra d’Europa con la sua vera fisionomia di feticcio e di meticcio. A lui sarà ormai riservata la stessa sorte toccata agli dèi della razza bianca con il trionfo del cristianesimo: un po’ feticcio, un po’ meticcio; un po’ farà ridere, un po’ farà senso, un po’ farà pietà. Calpesterà una terra che non conosce con le sue goffe zampe di uccello preistorico. Ma nessun poeta riconoscerà mai nella sua camminata l’andatura del superuomo. Strillerà con tutte le sue bocche e i suoi becchi per farsi notare. Ricorderà un mostriciattolo cubista, un handicappato mongoloide, un odioso criminale qualunque, un degenerato, uno scimmione negroide, un migrante alla fine delle forze, un caso di teratologia, un caso di antropologia criminale, un primitivo abbandonato a se stesso in un deserto lontano. Sarà un compendio di tutto ciò che l’appena passata e stupida epoca moderna aveva considerato altamente degno di cura. Sarà vigliacco, perché vigliacchi erano stati i popoli meticci che lo avevano riconosciuto come loro dio. Ma combatterà per l’ultima volta contro gli dèi della razza bianca d’Europa.