Politica e antropologia

Si parla tanto della corruzione presente nella politica italiana. Si cerca di trovare un rimedio; si cerca, cioè, di trovare un modo attraverso il quale la politica italiana non sia più afflitta dalla corruzione.
Si cerca di affrontare in modo morale, anche facendo leva su una questione generazionale, una questione che ha invece radici schiettamente antropologiche.
Il meticcio italiano è, per sua natura, strettamente portato al crimine; verso ogni tipo di crimine: dal crimine più grande, quello, ad esempio, di tipo mafioso, che prevede la grande criminalità organizzata, a quello che passa attraverso tutti i tipi di truffe, generalmente considerate “simpatiche” dal meticcio italiano, fino alla corruzione politica. Quest’ultimo tipo di crimine sembra poi fatto apposta per soddisfare il carattere sempre vile e malizioso del meticcio italiano, soprattutto di quello che ha raggiunto un certo potere.
E quindi la diffusione della corruzione nella vita politica italiana non deve stupire; la questione è infatti sempre la stessa: non bisogna pensare a migliorare – né a come migliorare – il meticcio italiano; bisogna pensare a come sopprimerlo.

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