Ascolto

Si può definire questa epoca come epoca dell’ascolto. La psicoanalisi ne è forse la dimostrazione meno evidente, ma sempre a favore della definizione proposta. L’epoca dell’ascolto, l’epoca più impacciata per quanto riguarda il movimento, con il suo passo da oca zoppa è però in cammino da molto tempo. Viene infatti da lontano. Nel Viaggio in Italia Goethe la rintracciava nella forma del recensire, in opposizione a quella del fare.
Le epoche vanno viste nell’ambito di lunghi e lunghi, e sempre ancora più lunghi tempi. Quindi un’epoca dell’ascolto chiamerebbe un’epoca passata, o tutta ancora a venire, dove l’ascolto non era e non sarà importante. Ma non è certo che si avrà di conseguenza una nuova epoca del fare. Una nuova epoca potrebbe anche scegliere il non fare come un non fare che non si oppone più ad un fare, e che quindi non avrebbe niente a che fare con un’epoca dell’ascolto. Quindi a quella nuova epoca mancherebbe l’attimo della decisione fondante. Ma resterebbe caratterizzata, nella sua origine, da una scelta di fondo, che resterebbe come una scelta di non fare.

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