Nell’epoca del completo dominio di tutte le risorse della terra, e quindi del completo dominio della Terra stessa, il “tabù del genocidio” dovrebbe essere avvertito come qualcosa di antiquato e di imbarazzante, tale da suonare solo come un fossile della (più o meno in via di conclusione) epoca cristiana. L’uomo dovrebbe così ora solo accorgersi – ora più che mai, perché ora o mai più – di avere il sogno di una cosa.