È probabile che Gli anni di viaggio di Wilhelm Meister di Goethe e il Faust di Goethe costituiscano una coppia di opere complementari. Uno spinge il teatro alle sue estreme conseguenze, l’altro spinge il romanzo alle sue estreme conseguenze. Per quanto riguarda il teatro, nel Faust il teatro viene ricondotto alla sua origine non europea, passando attraverso la fase romantico-europea. Proprio in quanto opera teatrale, il Faust può intravedere l’epoca delle macchine, cioè la subordinazione dell’Europa a un pensiero che non le appartiene. Gli anni di viaggio si svolgono invece in un mondo non ancora toccato dalla previsione di quell’epoca. Infatti il teatro può guardare nell’epoca delle macchine perché è esso stesso una macchina: il palazzo rinascimentale italiano è la macchina che darà vita all’Orfeo di Monteverdi e il Faust stesso ripresenta il mito di Orfeo nell’episodio di Elena. In quanto elemento non europeo il teatro può presentare la visione dell’Europa nell’epoca delle macchine, cioè dell’epoca in cui l’Europa non è più la terra degli europei. Il romanzo, che deriva dall’epica, non può anticipare l’epoca delle macchine poiché la sua natura, a differenza di quanto accade col teatro, ne è immune.